Le promesse della terra by Mirta Drake

Le promesse della terra by Mirta Drake

autore:Mirta Drake [Drake, Mirta]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852098482
editore: MONDADORI
pubblicato: 2019-11-01T23:00:00+00:00


14

Il guerriero chiamato Vaetki la teneva ben salda per un gomito, e anche se Sigrid avrebbe preferito potersi sostenere a lui, non osava dirglielo.

Aveva il cuore in gola. Era atterrita come quando aveva appena perso la vista.

Prima, ascoltando – la cosa che sapeva fare meglio, ormai – aveva intuito che la soluzione migliore era fingersi la moglie di Ulf. Il Carnefice era crudele come le aveva detto il padre e come aveva carpito dalle conversazioni tra i rapitori… Rabbrividì all’idea che Aughild sarebbe potuta cadere nelle sue mani viscide. Ma c’era un altro dettaglio che la angosciava ancora di più: erano morti alcuni uomini di Svartis.

— Conosci i nomi degli inviati che sono stati… giustiziati? — provò a domandare.

— No.

Lei trattenne un singhiozzo.

— Ma non erano persone in vista. Non avrebbero mandato qualcuno importante come… tuo padre. Sarebbe stato sciocco farlo: sapevano quanto fosse rischioso. — Il modo in cui rispose era sbrigativo, il tono quasi sprezzante, eppure quelle parole sembravano volerla rassicurare. Era davvero strano.

E la voce… A tratti le ricordava quella di Nix, ma spesso la testa le faceva strani scherzi: ogni tanto le pareva di individuarla nella moltitudine delle altre, soprattutto quando era soprappensiero. E il guerriero che la stava conducendo in prigione aveva l’accento che aveva udito dai rapitori, lo stesso modo di allungare le parole per poi troncarle. Nondimeno, per un attimo breve quanto il battito d’ali di una farfalla, le tornarono alla mente i suoi ricordi di bambina: le corse nei campi con Nix, Lars e Rebeka… sprazzi di immagini, colori, odori ed echi di risate infantili che si sovrapposero alla realtà per poi svanire appena lui parlò di nuovo, riportandola al presente.

— Ci sono dieci scalini — disse afferrandola per la vita.

La sua stretta era forte ma gentile e lei gli si aggrappò per scendere. Le gambe le tremavano.

Udì una porta aprirsi, poi la voce di un altro uomo. — Oh, Vaetki. Ho saputo che dovrai occuparti del bottino. — Seguì una risata sguaiata.

— Sì.

— Scegli la cella che vuoi, sei di casa qui, dumme — disse un vocione dal tono arrogante.

Non ci fu nessuna risposta se non una specie di grugnito, e il guerriero, continuando a stringerle un braccio, la condusse avanti.

Sigrid sentì il freddo avvolgerla, insieme all’odore di umidità e alla paura che sembrava accompagnarla a ogni passo, quasi le si fosse affezionata.

Nei peggiori momenti di sconforto, quando era prigioniero nelle stesse carceri in cui stava conducendo Sigrid, Nix si era persuaso che lei non lo avesse mai amato davvero e che, ritenendosi la sua promessa sposa fin da quando era nata, si fosse solo convinta di essere innamorata di lui. Ecco perché non aveva esitato ad allontanarlo e aveva sposato suo fratello. Quella considerazione lo sollevava da ogni responsabilità, dandogli una certa pace.

Ma scoprire che Sigrid non aveva sposato Ulf, almeno non cinque anni prima, lo aveva destabilizzato. Era rimasto in quella cittadina solo per rabbia e per aver creduto a qualche chiacchiera e Ulf, alla fine, era diventato suo marito.



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